mercoledì 19 marzo 2014

Attivismo ecologico - La moltitudine inarrestabile

Che senso ha oggi occuparsi di ecologia? 

L'ambiente è la casa, il contesto in cui ci troviamo. 

Una cellula è sana se inserita in un contesto sano, dove può vivere, riprodursi, comunicare. 
Una cellula sana spostata in un contesto malato, finirà per ammalarsi. 
La metafora non viene a caso. 
C'è chi parla degli ecologisti come di un sistema immunitario, gli anticorpi che ci proteggono.

Occuparsi del contesto, dunque, di ambiente, è qualcosa che comporta da una parte un interessamento personale e dall'altro un riscontro di massa. 
Per farlo ci vuole certamente volontà, e anche un pizzico di fiducia, perchè è scoraggiante quando sembra di essere i soli a mettere attenzione all'ambiente e che le nostre energie finiscano nel vuoto.

Come sempre, è la costanza a creare effetti di risonanza e coerenza, sia nella nostra vita che in quella delle persone che abbiamo accanto.

In un'epoca di globalizzazione, di rete, e continuo scambio di idee, sempre più persone hanno trovato risposte naturali a problemi di tutti i giorni. Si va dai rimedi per la salute, alla cosmesi, al modo di arredare l'ambiente, di mangiare, di avere energia alternativa, fino al modo stesso di pensare "laterale" trovando soluzioni eco-sostenibili. 

Non a caso queste ricerche sono spesso legate anche alle ricerche spirituali, ai gruppi di lavoro PNL, yoga, consapevolezza del corpo, e tutte le attività che stimolano la coesione e un pensiero di comunità, spezzando l'isolamento.

Immersi nel continuo bombardamento pubblicitario, potrebbe sembrare che questo impegno ecologico riguardi pochi. Invece, secondo le ricerche, esso investe molte più persone di quelle che crediamo, e sta avvenendo in tutto il mondo. 

Paul Hawken, nel suo libro "Moltitudine inarrestabile", definisce in questo modo le organizzazioni di ogni paese impegnate nella difesa della giustizia sociale e nella promozione della sostenibilità ecologica. Queste organizzazioni che spesso non vengono rilevate dai media tradizionali, o ricevono intralci dal potere politico, hanno proprio in questa era di network la possibilità di connettersi, scambiarsi informazioni, proporre stili di vita differenti. 

L'alba di una nuova era? 
Probabilmente si, ed è già in corso. 

 Un invito aperto a tutti, a farne parte.
Maria Cardamone

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