domenica 30 marzo 2014

TerraXchange

Un social network che finalità puo' avere? 
Può essere anche un modo per "stare al mondo", in contatto con la Terra e i suoi prodotti?

Deve averci pensato il giovane agronomo Marco Tacconi, creatore del social network TerraXchange, che mette in contatto chi ha terra ma non la usa con chi vorrebbe utilizzarla per coltivazioni private. 
Una forma di mezzadria in cui l'affitto si paga in prodotti. Lanciato a novembre, ha raccolto già una ventina di offerte di terre, da Marsala a Trieste, e conta 220 iscritti. L'iscrizione è gratuita: il social è finanziato dal commercio online di prodotti per l'orto e oggettistica per esterni. Nel portale è possibile accedere alla mappa dei terreni e degli orticoltori, scambiarsi informazioni e consigli nel forum. La genialità di questa iniziativa sta nella creazione di un mercato alternativo in grado di unire domanda e offerta, in modo che sempre più terreni degradati possano essere valorizzati dalla creazione di nuovi orti. Un social che di certo vale un verde MI PIACE.


Maria Cardamone

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