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mercoledì 22 aprile 2015

22 Aprile - Giornata Mondiale della Terra

LA STORIA
Forse in pochi sanno perchè il 22 aprile è la Giornata Mondiale della Terra. La data ricorda il 22 aprile del 1970, giorno in cui, rispondendo ad un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono in una storica manifestazione in difesa dell’ambiente. Questo accadeva a seguito del disastro ambientale del 1969 causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California. A seguito di questo evento il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l'inquinamento da combustibili fossili, contro l'inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l'estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.


L'INIZIATIVA PERSONALE
 Lo slogan della giornata del 2015, quarantacinquesima edizione della manifestazione, recita “È il nostro turno di guidare”. In vista del vertice Onu di Parigi. l’auspicio è che i leader mondiali possano finalmente stabilire un accordo vincolante sul clima. 
In tutto il mondo sono previste numerose iniziative per celebrare il nostro meraviglioso pianeta, soprattutto si invita a restituire qualcosa alla terra: piantare un albero o un seme e prendersene cura finché la pianta non è autosufficiente. 
Piantare alberi non è mai stato così importante.

IO HO PIANTATO I FAGIOLI :) (N.d.R.)

In più si possono fare scelte ecosostenibili e di riuso in tutte le nostre scelte quotidiane. Iniziando per esempio dalla scelta di un caffè ecosostenibile a inizio giornata, al cuscino ecologico per dormire.


LE INIZIATIVE COLLETTIVE
Consultate il sito http://www.earthdayitalia.org/ per conoscere tutte le iniziative in Italia! Concerti, eventi e tanto altro.

giovedì 13 novembre 2014

Dalle violenze sulla Terra a quelle sugli uomini:gli impollinatori umani in India

IMPOLLINATORI UMANI… (Tratto da un articolo di Repubblica a firma Raimondo Bultrini). 
Sono gli schiavi del cotone, il fenomeno del lavoro forzato dei bambini nei campi di cotone è stato scoperto dalla Ong Prayas durante una ricerca sui flussi migratori tra Rajastan a Gujarat. 

La regione del Gujarat sta vivendo un momento “florido”, e i produttori di questa zona si sentono “baciati dalla fortuna”, grazie alla Monsanto, che ha fatto arrivare un cotone transgenico o B.T., resistente ai parassiti, e capace di riprodursi in grandi quantità, ma con effetti collaterali che sono in gran parte incontrollabili. 
A causa dell’uso di pesticidi, l’impollinazione naturale non è più possibile, e quindi per impollinare il cotone serve l’essere umano, facile quindi orientarsi verso i bambini, ormai carne da macello, i quali hanno le mani piccole, e possono infilare le punta delle dita nel fiore a prelevare il seme dal pistillo per sfregarlo contro la pianta femmina.
Sarebbero oltre 400 mila i bambini coinvolti, provenienti quasi tutti da tribù animiste e “fuoricasta”. Il lavoro inizia alle 4 del mattino perché la pianta del maschio si apre al buio e quando arriva la luce non si può più prendere il seme per impollinare. Poi si lavora fino alle sei, quasi sempre nel fango perché la raccolta del cotone avviene tra Agosto e Settembre quindi tempo di monsoni. 
Se si lascia indietro qualche fiore, i bambini vengono malmenati o bastonati, finito il lavoro dell’alba viene dato un po’ di tè, e poi alle otto si torna nei campi fino a mezzogiorno. A quell’ora si mangia un roti (un pane di frumento) quasi sempre senza nulla, solo qualche volta accompagnato da una pasta di curry e burro cagliato, cosi anche alla sera quando finisce il lavoro alle otto.

Approfondimenti in questo articolo PDF

martedì 19 agosto 2014

Turismo Sostenibile: la mappa degli hotel a minimo impatto ambientale.


Estate, tempo di viaggiare. 
Ma in quale Hotel? 
Una recente iniziativa molto interessante proviene da LifeGate che sul sito www.stayfortheplanet.it promuove le strutture alberghiere italiane eco sostenibili.
Una mappa interattiva permette di visualizzare gli hotel che hanno scelto di ridurre il proprio impatto ambientale, ottimizzando le risorse ed eliminando gli sprechi. 
Questa iniziativa soddisfa la crescente domanda di turismo sostenibile e invoglia altre strutture a fare lo stesso. 
Alla pubblicizzazione delle strutture sul sito, si accompagna la diffusione di un'educazione ecologica anche all'interno degli alberghi, dove è possibile trovare door hanger in carta ecologica certificata con eco-consigli per ridurre l'impatto ambientale. 
Inoltre su StayForThePlanet è possibile confrontare le strutture alberghiere attraverso indicatori ambientali internazionali e con dettagliati rating.

RATING DI SOSTENIBILITÀ

  • ENERGIA: fonti e consumi di energia elettrica e riscaldamento, efficienza energetica dell'edificio e delle apparecchiature.
  • ACQUA: consumi d’acqua potabile (ristorazione, camere, servizi…) e risparmio idrico.
  • RIFIUTI: produzione e tipologia di rifiuti, riduzione dei quantitativi e gestione dello smaltimento.
  • ACQUISTI: approvvigionamento di materie prime, materiali di servizio e arredi a minor impatto ambientale.
  • COMPORTAMENTI: organizzazione logistica dei fornitori, gestione della mobilità di personale e clienti, sensibilizzazione degli ospiti e legame a iniziative sostenibili sul territorio.

Insomma, StayForThePlanet offre un'opportunità in più.
Una volta scelta la destinazione si può consapevolmente scegliere una vacanza in un hotel ecosostenibile e "votare" una politica sana anche attraverso i propri svaghi.
Buon viaggio allora...e stay green.


sabato 3 maggio 2014

Le persone in piedi

I nativi americani chiamano gli alberi "le persone in piedi". 
Anche se immobili gli alberi sono vivi e consapevoli, radicati nella loro esistenza. Sono visti come un legame tra il cielo e la terra.
Mi piace ricordare Tiziano Terzani che usava mettere occhi negli alberi:

   

e citare un pellerossa:


"Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. 
La nostra terra vale più del vostro denaro. E durerà per sempre. Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco. Finchè il sole splenderà e l’acqua scorrerà, darà vita a uomini e animali. Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali; è stato il Grande Spirito a porre qui la terra e non possiamo venderla perchè non ci appartiene. Potete contare il vostro denaro e potete bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa, ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia e i fili d’erba della nostra terra. Come dono per voi vi diamo tutto quello che abbiamo e che potete portare con voi, ma la terra mai."

Piede di Corvo, Piedineri



<<“Cosa serve per vivere?” 
una volta avremmo risposto “Un tetto, cibo, acqua e la salute”, mentre ora semplicemente “Servono i soldi”. 
Questa triste constatazione mi ha fatto capire di essere decrescentista già prima di aver conosciuto il termine.>>

Mirko Omiccioli su Resilienza

Immagini dal web